Dal settecentesco Palazzo Estense alle prospettive del Sacro Monte.
Dalle increspature del lago alle pendenze di Campo dei Fiori.
Una città-giardino da scoprire.
Anche in bicicletta.
I parchi che circondano le ville di Varese sono l’ideale introduzione a un soggiorno nella città-giardino.
Polmoni verdi e aiuole fiorite che annunciano la bellezza di Palazzo Estense.
La “piccola Versailles”, parole di Giacomo Leopardi, è un viaggio nello stupore del ‘700: con la collina del Belvedere, il giardino all’italiana, il taglio rigoroso delle siepi. Villa Menafoglio Litta, affidata al FAI, dimora di delizia del marchese Menafoglio, racconta la passione per l’arte contemporanea del conte Giuseppe Panza di Biumo.
A tema arte, anche il Museo Civico ospitato nel Castello di Masnago, affrescato con scene di corte.
Fuori porta ci si può avventurare, in bici, per le ardite salite dei campioni, partendo da Schiranna e, in modalità più slow, dal periplo del Lago di Varese.
Qui sono state rinvenute palafitte degli uomini primitivi, con i primi resti trovati già nel lontano 1863. Alcuni si trovano nel museo dell'Isolino Virginia, altri sono conservati nel Museo Civico del Comune di Varese, in Villa Mirabello.
A piedi si possono compiere invece i 2 chilometri della Via Sacra fino al Santuario del Sacro Monte, Patrimonio dell’Umanità, che raccorda 14 cappelle seicentesche.
Sotto il Monte, in località Sant’Ambrogio, Villa Toeplitz, voluta da un banchiere di origini polacche, difende, a giusto titolo, la reputazione dei parchi-giardino e dei giochi d’acqua di Varese.
Nessun commento:
Posta un commento