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domenica 20 giugno 2021

Di nuovo ad Omegna

"Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l'avara formica
io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende…
regala!"

Con una filastrocca per bambini, apriamo il nostro ritorno alla tranquilla Omegna, splendida località affacciata sul Lago d'Orta, che diede i natali a Gianni Rodari.

Lo so, vi abbiamo già portati qui, ma non c'è viaggio più bello del tornare ne "i luoghi del Cuore"

E non c'è modo migliore che farlo in compagnia degli Amici più cari.

Come la nostra Simona, compagna di viaggio che ci ha seguiti in molte delle nostre località preferite, a cui dedichiamo il nostro più caldo Abbraccio.











domenica 10 gennaio 2021

Mantova (Pillole di Salvo e Morena)

«Pari siamo: io la lingua, egli ha il pugnale!»
(Rigoletto, atto I, scena VIII)
Visitate la splendida Mantova, teatro e ispirazione del famoso "Rigoletto" di Giuseppe Verdi.
Non perdetevi la possibilità di scoprire un Paradiso di Storia, Arte, Cultura e Natura.
Visitate la "Casa di Rigoletto", perdetevi tra le "remote calli" e gustatevi un giro in battello del Mincio, tra il suo ingegnoso sistema di chiuse e la sua oasi florofaunistica Unica.
Viaggiare è Vita.

lunedì 5 ottobre 2020

Arcumeggia

Dopo un lungo stop forzato, Salvo e Morena tornano a viaggiare e lo fanno per voi.
Oggi vi vogliamo raccontare una storia, fatta di Arte e Passione.
Nella verde Valcuvia a nord di Varese, sorce il piccolo borgo di Arcumeggia, il primo "paese dipinto" in Italia (impreziosito da 168 dipinti murari) nato nel 1956, in un periodo di grande fermento culturale e di grandi speranze.
Artisti di fama nazionale ed internazionale, rendono prezioso il patrimonio storico artistico del paese.
Attualmente ad Arcumeggia vivono poco più di 50 abitanti, non vi sono esercizi pubblici, è rimasto un unico ristorante con apertura estiva solo di sabato e domenica, ma i suoi splendidi vicoli e cortili richiamano turisti, visitatori e appassionati da ogni parte.
Negli anni '50, Arcumeggia era ancora abbastanza popolato e l'Ente Provinciale per il Turismo di Varese lo individuò come luogo da cui far partire il rilancio turistico della zona.
Si pensò ad una iniziativa artistica fortemente connotata che "avrebbe richiamato l'attenzione sul valore della tecnica dell'affresco…"
Nell'estate 1956 prende quindi il via l'iniziativa con la realizzazione dei primi affreschi sui muri delle case del paese.
Gli artisti coinvolti furono diversi, come diversi sono gli stili e le tecniche utilizzate. 
Proprio in questi primissimi anni si progettò la Casa del Pittore, nata come alloggio e studio per i pittori che soggiornavano durante la realizzazione delle opere.
Questo edificio, progettato da Bruno Ravasi, è attualmente proprietà della Provincia, e si presenta come un piccolo, interessantissimo museo dove sono raccolti bozzetti, cartoni, disegni preparatori e documentazioni delle varie manifestazioni susseguitisi. Purtroppo il museo è chiuso al pubblico e le opere che vi sono conservate necessitano di una attenta catalogazione e di una adeguata conservazione.
In questo progetto rientrano anche alcune opere che lì sono state lasciate dagli artisti.
Nel 1961 l'esperienza riprese attraverso l'organizzazione di un corso di affresco; il corso era indirizzato, come borsa di studio, agli allievi di Accademia italiane. 
La direzione del corso fu di Usellini e le lezioni furono tenute da Montanari e Morellato in alcuni cortili del paese utilizzando supporti mobili. Successivamente, nel 1964, si tenne un altro corso dello stesso genere.
Nel frattempo era stato iniziato un altro progetto che riguardava la realizzazione di una Via Crucis sul sagrato della chiesa all'inizio del paese, in uno spazio individuato da Ravasi.
A questo fervore seguirono anni di progressivo rallentamento e stasi fino all'incarico dato a Morellato nel 1985 di eseguire i primi interventi per la conservazione delle opere; nello stesso periodo vennero realizzate delle tettoie per riparare alcuni dipinti. Sempre nel 1985 ripartì l'iniziativa del corso di affresco con studenti di provenienza internazionale.
Vi furono in seguito delle sporadiche iniziative come la realizzazione di un nuovo affresco di Aligi Sassu sulla casa parrocchiale e di 2 dipinti di Carlo Nino Trovato e di Gioxe De Micheli nel 1991.
Già nel 1985 le opere presentavano la necessità di interventi conservativi e si poneva quindi il problema della tutela e della valorizzazione per quasi tutte quelle realizzate nei 3 decenni precedenti; questo portò verso la fine del 1993 alla sottoscrizione di una convenzione fra la Comunità Montana della Valcuvia, la Provincia di Varese e il Comune di Casalzuigno con la finalità della valorizzazione e tutela di tutto il complesso di Arcumeggia, compresi la Casa del Pittore e la Bottega del Pittore.
Questa convenzione venne rinnovata nel 1997 e nel 2006 con la Provincia di Varese come ente capofila e con la collaborazione della Pro Arcumeggia.
Nel 2000 venne eseguita la catalogazione SIRBEC.
Con l'occasione dei 50 anni del paese dipinto vennero realizzate una serie di manifestazioni culturali che portarono anche alla attivazione nel 2007 di un nuovo corso di affresco a cui parteciparono gli studenti del Liceo Artistico di Varese.
Per quanto riguarda la conservazione dei dipinti proprio nel 2006 vi fu l'incarico all'Opificio delle Pietre Dure di effettuare l'analisi dello stato di conservazione dei dipinti murali che venne realizzato nell'estate del 2007 con il coinvolgimento degli studenti.

domenica 23 agosto 2020

Rivoltella del Garda

Rivoltella del Garda (Riultèla in dialetto gardesano) è una frazione del comune di Desenzano del Garda in provincia di Brescia.
Questo suggestivo borgo è immerso in uno scenario molto particolare, ideale per chi ha il desiderio di trascorrere una tranquilla e spensierata vacanza sulle rive del Lago di Garda. 
Qui, il 24 giugno 1859 si combattè uno degli scontri che composero la "battaglia di Solferino e San Martino”, con la quale si conclusero le attività belliche della seconda guerra di indipendenza.
Rivoltella sul Garda fu comune autonomo fino al 1926, quando il Regio Decreto 29 luglio 1926, n. 1460, accorpò i comuni più piccoli in tutto il Regno.
Ricoltella fu aggregata al comune di Desenzano sul Lago, il quale tramutò nome nell’attuale Desenzano del Garda.
Lo stemma indica quella che per anni fu la principale risorsa economica del paese: la caccia nella Selva Lugana, oggi interamente disboscata. 
Vi sono raffigurati una quercia, un cervo che con la bocca afferra un ramo e un cinghiale che grufolando cerca ghiande.
Innumerevoli le attrattive per il turista. 
Numerose le Ville storiche e le Architetture Religiose. 
Di grande prestigio la Torre Civica, unica superstite delle cinque torri di difesa del castello realizzato dal re longobardo Desiderio nel 760 e potenziato nell'anno 900.
Attualmente la torre (trasformata in campanile) assieme a poche mura e resti visibili nel sottostante lago, che ha nel frattempo inghiottito l'antica strada romana, sono la sola testimonianza del fortificato.
Ma la più entusiasmante tra le attrazioni di Rivoltella, non ha che pochi mesi.
Nato dal impegno di un gruppo di amici appassionati collezionisti, nel 2018 viene inaugurato il MUSEO DEL XX SECOLO. 
Un'esposizione che accompagna il visitatore attraverso un secolo di Guerre e Sviluppo Industriale, tra Uniformi, Armamenti ed attrezzature Mediche usate nelle grandi guerre della Storia. 
Rivoltella può inoltre essere anche un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta dei paesini situati nelle vicinanze del lago, da Desenzano a Sirmione, da Lazise a Peschiera del Garda.

giovedì 13 agosto 2020

Malcesine

Malcesine è il più caratteristico dei paesi del Lago, diverso da tutti, con il suo sperone roccioso che emerge dalle acque, sovrastato dal Castello Scaligero (ottimamente conservato e sede dei musei di Scienze Naturali, Storia Locale, delle Galee Veneziane oltre alla sala dedicata al soggiorno di J.W. Goethe a Malcesine) che fa da guardia al sottostante centro storico di origine medievale, con le sue caratteristiche viuzze e piazzette acciottolate, le porte e i volti, i minuscoli e variopinti negozi, pub, atelier, ristoranti, osterie, le antiche casette addossate le une alle altre, i muri di pietra, i cortili, gli scorci pittoreschi, le animate atmosfere gremite di turisti.
Il paesaggio è da sogno, il panorama è tra i più affascinanti: Malcesine si trova tra le acque cangianti del Garda che vanno dal bianco delle onde spumeggianti al blu intenso, dall’azzurro all’argento e all’oro brillante e caldo dei tramonti estivi e il Monte Baldo, che si erge maestoso e selvaggio, selvoso e rupestre fino a superare i 2000 metri delle vette più elevate.
E’ il luogo ideale per soddisfare i desideri di qualsiasi ospite e turista: chi desidera riposo e relax potrà ritemprarsi in tranquille passeggiate lungo il lago o nell’immediato entroterra percorso da facili strade e sentieri tra gli olivi da cui si intravvedono panorami d’incanto o in rilassanti pedalate sulle comode piste ciclabili, o qualche tonificante nuotata, o salire su uno dei numerosi battelli per raggiungere la vicina sponda bresciana o per mini crociere sul lago, immergersi in gradite letture, fare shopping, passeggiare per il paese e sedersi, all’aperto, in uno dei numerosi caffè, bar e gelaterie a guardare il passaggio e a consumare qualche specialità.
Il fascino di Malcesine conquista chi passa per la prima volta (magari per caso) e tutti quelli che, incantati da questi luoghi, continuano a tornare.

giovedì 6 agosto 2020

Omegna

Di ritorno da Brolo e i suoi simpatici Gatti, incontriamo Omegna, località turistica sul Lago d'Orta.
Circondata da un'incantevole cornice di montagne, Omegna è conosciuta sia per la sua produzione industriale nel ramo del casalingo, sia per la bellezza del proprio centro storico affacciato sul Lago d'Orta.
Nella parte più antica della città, nel rione compreso tra la chiesa Parrocchiale e piazza Orsoline, si possono facilmente notare testimonianze di decori plurisecolari, tra cui portali, decorazioni in pietra e a stucco e cancelli in ferro battuto. 
Altro tratto distintivo di Omegna, è il canale Nigoglia, unico fra gli emissari dei laghi prealpini a defluire verso nord, in direzione delle alte montagne, che fuoriesce dal Lago d'Orta: una piccola passeggiata-ponte permette al visitatore di ammirare le acque del torrente e i pesci che qui trovano ristoro.
Come già accennato, la città è anche centro propulsore del casalingo italiano: oltre a poter visitare e comprare presso gli spacci di marchi storici come Alessi, Lagostina e Piazza, è possibile visitare il Forum di Omegna, centro culturale polivalente gestito dalla Fondazione Museo Arti e Industria di Omegna, in cui è esposta una collezione permanente degli oggetti culto del casalingo di produzione locale.
Imperdibile ad agosto la festa patronale di San Vito, in occasione della quale la città si anima con concerti e soprattutto con il Festival Internazionale dei Fuochi d'Artificio, una vera e propria kermesse a livello internazionale, che regala bellissimi giochi di luce sulle acque del Lago d'Orta.
Omegna è oltresì patria di Gianni Rodari, famoso scrittore per l'infanzia, a cui è dedicato il Parco della Fantasia, spazio pensato per i bambini che qui possono vivere esperienze e modi diversi di giocare e divertirsi. Il parco, nella sua fisionomia, rappresenta un paese fantastico, con le sue venti diverse postazioni di gioco, ricche di giocattoli favolosi.

Pronti, Si Parte

Benvenuti viandanti. Ci presentiamo a Voi. Siamo Salvo e Morena.  Due Matti amanti dei viaggi, dell'Italia, delle sue bellezze, d...